Abruzzo: stipendi pignorati per bolli auto del 1999

Data
27 gennaio 2016
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Abruzzo stipendi pignorati per bolli auto del 1999

Disavventura che ha dell’incredibile per una parte del popolo abruzzese che si è visto contestare il pagamento dei bolli auto anche di 17 anni fa.

 D. A., operaio cinquantenne non crede ai suoi occhi: «Avvocato mi stanno pignorando un quinto dello stipendio per un bollo auto del 2000». E ancora: «Avvocato ma come è possibile che mi sia arrivata una ingiunzione per un bollo auto del 1999?», chiede sbigottito D. E. pensionato sociale ultrasettantenne. «Ma come faccio a conservare le ricevute di 17 anni fa?» continua.

La stangata della Regione si sta abbattendo su centinaia di automobilisti abruzzesi, ma intanto da Chieti parte il contrattacco del Codacons.

L’avvocato Vittorio Ruggieri, coordinatore provinciale del Codacons Chieti, dichiara:

«La storia si sta ripetendo con decine e decine di persone che si sono rivolte al nostro sportello con ingiunzioni di pagamento, preavvisi di fermo amministrativo sulle proprie autovetture e pignoramenti di un quinto dello stipendio, da parte della Soget S.p.a., che hanno ad oggetto bolli auto del 1999, 2000, 2001, 2002».

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È il risultato di una interpretazione paradossale della normativa da parte di una dirigente della Regione Abruzzo, «finalizzata unicamente a raschiare il barile», riprende il legale del Codacons, «e a tartassare ancora di più gli abruzzesi che, sulla base di un precedente del 2014, assolutamente isolato nel panorama giurisprudenziale italiano, della Commissione Tributaria provinciale dell’Aquila, fa scattare la prescrizione decennale solo dopo la notifica dell’ingiunzione di pagamento.

Per cui dribblando la prescrizione triennale dei bolli auto, prevista dalla legge, anche per tutti gli atti aventi natura endoprocedimentale (come le cartelle esattoriali e le ingiunzioni di pagamento, sempre che abbiano ad oggetto le tasse automobilistiche), la regione Abruzzo si è inventata lo stratagemma per richiedere anche i bolli del 1999, 2000, 2001, in barba all’articolo 2953 del codice civile secondo cui solo le sentenze passate in giudicato sono idonee per i diritti con prescrizioni più brevi a far scattare la prescrizione decennale».

Fin qui la spiegazione tecnica appesa a una sorta di cavillo. Ma il Codacons lancia la più stimolante delle provocazioni. «Chiediamo ufficialmente al governatore Luciano D’Alfonso, agli assessori della sua giunta, ai consiglieri regionali della maggioranza e alla dirigente che ha deciso tutto, di pubblicare sul sito internet della Regione le ricevute dei loro bolli auto del 1999, 2000, 2001. Se loro non li hanno conservati, non vedo perché li debbano ancora avere i cittadini abruzzesi».

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