Dieselgate: il Tribunale di Venezia da il via libera.....

Il gruppo Volkswagen è il  destinatario della prima class action  nei confronti di una casa automobilistica europea. A dare il via libera è stato nel recente mese di maggio il Tribunale di Venezia, che ha dichiarato ammissibile la class action promossa dall’associazione di consumatori ALTROCONSUMO.

Tutto nasce con la scoperta di ” falsificazione dei dati delle emissioni ” delle vetture a diesel vendute negli Stati Uniti dalle tedesca Volkswagen. Da qui il nome di DIESELGATE.

Fu dimostrato, cosa che è costato alla Volkswagen circa 8 miliardi di euro, la manomissione del software della centralina delle auto, tale modifica consentiva sul banco di prova, ai veicoli coinvolti, emissioni in linea con le prescrizioni legali statunitense. Il motore incriminato è il TDI

Per  ” poche ” auto vendute negli Stati Uniti la Volkswagen è stata condannata a restituire una cifra davvero esorbitante.

Il gruppo Volkswagen al momento non ha commentato la decisione del Tribunale di Venezia ( si ipotizza un reclamo verso questa decisione ), ma ha confermato la posizione assunta già nel 2015/2016 di non essere disposta a risarcire i propri clienti europei.

“Non c’è bisogno di un matematico per capire che un rimborso danni di questo tipo (in Europa) schiaccerebbe Volkswagen“, ha spiegato Mathias Mueller, amministratore delegato del gruppo automobilistico tedesco,  in una recente intervista.

Diversa è stata la posizione assunta dalla Volkswagen negli Stati Uniti, dove ha infatti accettato di erogare risarcimento.

L’Italia, quindi, apre la prima breccia nel muro della Volkswagen; un muro diventato solido a causa delle norme europee che appaiono a dir poco vaghe ( rispetto a quelle statunitensi ) sul concetto di defeat device ( i software installati per frodare nei test di omologazione delle emissioni ). Sulla scia della decisione del Tribunale di Venezia si è creato un clima favorevole anche in altri Pesi della comunità europea ( Belgio, Spagna, Portogallo )  che avevano iniziato azioni con altre associazioni.

Toccherà ad ALTROCONSUMO raccogliere, dal 1° luglio al 1° ottobre, le adesioni dei clienti alla class action. Ha diritto a partecipare chi ha acquistato un auto dal 15 agosto 2009 al 26 settembre 2015.

Queste direttive rafforzano sempre di più la posizione del consumatore. Il consumatore in Europa è sempre più tutelato, questo grazie alla costante attenzione delle varie associazioni di consumatori.

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