Hyundai: Genesis presenta la G90

Per la presentazione del nuovo marchio di lusso Genesis della Casa coreana Hyundai,  in occasione del Naias di Detroit ,si è mosso il vice Chairman del Gruppo Hyundai, Chung Eui-Sun.

La gamma arriverà a sei modelli entro il 2020 e il primo frutto del nuovo corso è rappresentato dalla G90 che sarà proposto non soltanto negli USA, ma anche in Europa ed Asia.

La base è quella della Hyundai Equus, non commercializzata in Italia, abbondantemente riveduta e corretta per dare vita a una vera e propria ammiraglia.

Lo confermano le dimensioni: 521 cm di lunghezza, ben 316 dei quali riservati al passo (+11 rispetto alla Equus), in pratica le stesse delle ammiraglie di casa Audi, BMW o Mercedes.

Nell’ abitacolo, Hyundai, ha maggiormente concentrato i propri sforzi per offrire livelli di finiture di alto livello, oltre ad una serie completa di accessori.

La plancia integra un sistema di infotainment con schermo da 12,3 pollici abbinato ad un impianto audio con 17 diffusori e a due schermi da 9,2 pollici per i passeggeri posteriori e c’è, inoltre, la possibilità di regolare elettricamente tutti i sedili.

Gli aiuti alla guida della Genesis G90 fanno capo al pacchetto Genesis Smart Sense che prevede: la frenata d’emergenza, il cruise control adattativo, il rilevamento dei pedoni, l’avviso della presenza di ostacoli nella zona retrostante l’auto, il mantenimento della carreggiata, il dispositivo per ovviare all’angolo cieco, il controllo automatico dei fari abbaglianti, le telecamere perimetrali, un ampio head-up display per proiettare sul parabrezza le informazioni salienti e il sistema per prevenire colpi di sonno.

La Genesis G90 sarà disponibile inizialmente negli USA con un V6 biturbo di 3,3 litri da 365 CV e con un V6 aspirato di 5 litri da 420 CV, entrambi abbinati ad un cambio automatico ad otto rapporti. Attraverso il selettore del’Intelligent Drive Mode, i clienti potranno scegliere tra la trazione posteriore e quella integrale H-Trac.

Obiettivo Hyundai per il nuovo marchio: vendere 100 mila unità l’anno in USA entro il 2020.