Assicurazione e rilevamento automatico in tempo reale: basta per la sanzione?

In costante aumento in Italia il numero di veicoli ( auto e moto ) che circolano senza regolare contratto di assicurazione.

Gli ultimi dati fanno pensare ad una vera e propria emergenza, un aumento del 13% negli ultimi 3 anni ed il numero dei veicoli non assicurati supera i 5 milioni!!!

La scopertura assicurativa si manifesta maggiormente al sud. Maglia nera alla Campania, dove si sfiora quota 27%, ma il comune più ” scoperto ” d’Italia risulta essere Oldenico, in provincia di Vercelli con un ricco 49%

Alla base de fenomeno c’è indubbiamente la crisi economica e la mancanza di lavoro.

Il governo sta tentando in tutti i modi di arginare  questo fenomeno. I controlli sull’evasione assicurativa sono sempre più serrati; la tecnologia interviene a supporto delle forze dell’ordine per ” stanare ” i trasgressori.

Infatti gli strumenti che rilevano in tempo reale se un veicolo sia o meno coperto assicurativamente, impazzano nelle nostre città, vigili che girano a piedi per zone frequentate e interrogano il loro smartphone per vedere se sono coperti anche i mezzi in sosta, pattuglie pronte ad intervenire nel caso in cui il dispositivo segnali un veicolo non assicurato.

A tanti è capitato di vedersi recapitare a casa un verbale (circa 850 euro di multa e sequestro del veicolo, che comporta ulteriori costi) solo per il semplice fatto che ad un rilevamento elettronico la propria vettura risultava in tempo reale tra i veicoli non coperti da assicurazione.

E’ legale una cosa del genere?

Il comma 4-quater dell’articolo 193 del Codice della strada dispone che, quando da questo tipo di controllo un veicolo risulta scoperto, gli agenti devono limitarsi a ordinare al conducente di mostrare i documenti dai quali si può accertare la posizione del veicolo a fini assicurativi (soprattutto il certificato di assicurazione, che l’articolo 180 del Codice impone di tenere a bordo).

Appare quindi evidente che i controlli effettuati con apparecchi e smartphone non hanno alcun valore per irrogare direttamente questo tipo di sanzioni.

Senza contare che i controlli automatici con ausilio di banca dati previsti dall’articolo 193 richiedono l’uso di apparecchi omologati o approvati dal ministero delle Infrastrutture. Questa omologazione al momento non c’è, e fin quando la legge non sarà precisa, non ci sarà.

Questi strumenti, diventati in poco tempo il terrore degli automobilisti, devono essere considerati come un aiuto per individuare meglio i veicoli sospetti. La sanzione può essere applicata solo con contestazione ed accertamento fatti nel modo tradizionale! Gli agenti devono limitarsi a ordinare al conducente di mostrare i documenti dai quali si può accertare la posizione del veicolo a fini assicurativi, solo dopo l’accertamento scatta la sanzione.

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