Auto blu: Stop per legge al tragitto casa-lavoro

Data
14 marzo 2016
Categoria

Preferiti

Auto blu Stop per legge al tragitto casa-lavoro

La Commissione Affari Costituzionali, alla Camera, ha deciso di dare un altro colpo a uno degli status symbol della politica e dell’establishment.

Dovrebbe essere la decenza, a vietare ai politici e agli amministratori pubblici l’uso delle auto blu di rappresentanza per gli spostamenti casa-lavoro in orari normali.

Le nuove norme dunque avranno rango di legge.

Lo stop agli abusi, da precisare, riguarda anche i dirigenti di Bankitalia, Ivass e Consob.

A mettere nero su bianco il giro di vite è un emendamento Pd alla proposta M5s, appena approvato dalla prima Commissione della Camera.

La violazione della regola ha conseguenze pesanti, viste le sentenze degli ultimi anni: il rischio è quello di cadere nel peculato d’uso, punibile con la reclusione da sei mesi a tre anni, anche se nell’emendamento in questione non c’é alcun riferimento diretto al codice penale.

Previste inoltre multe fino a 10mila euro per i dirigenti pubblici che non partecipano al censimento sulle auto blu.

Le amministrazioni non possono acquistare o noleggiare altre vetture fino a tutto il 2017.

Auto blu Stop per legge al tragitto casa-lavoro (2)

In più le amministrazioni che hanno auto blu in eccesso, nelle P.A. centrali possono essere massimo cinque e hanno due modi per disfarsene: venderle, quindi a titolo oneroso, o cederle gratis se il destinatario è una Onlus.

Le misure fanno tutte parte di un pacchetto di emendamenti del Pd (primo firmatario Emanuele Fiano) che si inserisce nella proposta di legge del M5s.

Dopo i tagli sul numero delle auto blu parcheggiate nei palazzi del potere, ridotte dei due terzi nel giro di un anno (da 66mila a 23mila), è venuto il momento di accendere i riflettori sull’uso che si fa delle vetture rimaste.

Il ministro Marianna Madia ha inviato una lettera ai Ministeri per ricordare il divieto di percorrere con la macchina di rappresentanza il tragitto abitazione-ufficio durante il normale orario di lavoro (resta ammesso l’utilizzo in casi particolari e orari extra).

Attualmente in Italia il divieto già esiste ma è contenuto in un dpcm, normativa secondaria: un decreto attuativo del provvedimento passato alle cronache come dl bonus 80euro.

Insomma per le auto a uso non esclusivo (fanno eccezione anche quelle blindate) il passaggio è possibile solo per “singoli spostamenti per ragioni di servizio“.

Un’altra modifica incassata prevede una sorta di persuasione morale per le Regioni, affinché, nel rispetto della loro autonomia, si adeguino al principio da tempo stabilito per legge: ridurre del 70% la spesa per auto.

Contattaci
I campi con * sono obbligatori.




Sito in versione dimostrativa